La guida accompagnata, di cosa si tratta
Indubbiamente, tra i vari sogni giovanili, la possibilità di potersi mettere alla guida di un’auto, occupa un posto di rilevante importanza. Grazie alla guida accompagnata, questo sogno diventa una concreta realtà. Ma quali sono le condizioni per conseguire questo obiettivo? Vediamo, perciò di scoprire di cosa si tratta.
L’introduzione della guida accompagnata
Tra le varie novità che hanno interessato la storia del Codice della Strada, sicuramente, una epocale è stata l’introduzione della guida accompagnata, ovvero la possibilità di guidare compiuti i diciassette anni d’età. Grazie ad un decreto ministeriale risalente all’aprile del 2012, quindi, una nuova pagina si è andata ad aggiungere. Oltre a ciò, è da evidenziare lo sforza volto a cercare, almeno nelle intenzioni, di andare a ridurre quella che è la mortalità sulle nostre strade.
Che cosa è la guida accompagnata
Nota anche come GA, la guida accompagnata è, quindi, nata il 23 aprile del 2012 ed è una novità assoluta per il nostro Codice della Strada. Di fatti, grazie alla sua introduzione, chiunque si trovi ad avere diciassette anni, potrà avere la possibilità di guidare una autovettura, fino a quando non avrà conseguito la vera e propria patente.
Il funzionamento della guida accompagnata
Nell’attuazione del Decreto Ministeriale, con il quale è stata introdotta la guida accompagnata, si fanno riferimento a precise norme che debbono essere rispettate. Infatti, se da un lato con il suo avvento è stata fornita l’occasione di poter guidare una macchina anche se si ha solamente 17 anni, dall’altro, impone che vi sia un accompagnatore il quale, oltre che essere in possesso di una regolare patente, deve fornire i propri dati al fine che questi possano essere indicati dalla Motorizzazione in questa particolare autorizzazione.
A tal proposito, si ricorda che, in un momento successivo, si potrà nominare uno o un numero maggiore di accompagnatori, come anche provvedere alla loro sostituzione. Oltre a ciò, vi sono ulteriori due importanti condizioni inerenti la guida accompagnata.
La prima riguarda il fatto che il diciassettenne deve risultare essere possessore della patente A1, la seconda prevede che si deve essere in possesso di una autorizzazione regolarmente concessa dalla Motorizzazione Civile. Quest’ultima, potrà essere ottenuta solamente a seguito di un corso pratico svolto presso la scuola guida.
I requisiti per chi svolge la funzione di accompagnatore
Il decreto ministeriale che ha introdotto la guida accompagnata, non si limita esclusivamente a dare delle regole a chi ha diciassette anni e vuole guidare un’auto, ma, rivolge la sua attenzione anche a chi si assume il compito di essere l’accompagnatore. Di fatti, questo ruolo prevede che non si deve avere una età che sia superiore ai sessant’anni, l’essere in possesso della classe patente B oppure superiore.
Oltre a ciò, la legge in materia, prevede che chi fa l’accompagnatore non abbia avuto la patente sospesa negli ultimi 5 anni a seguito di violazioni gravi del Codice della Strada. È, poi, da ricordare che la guida accompagnata impone che sul mezzo venga ad essere applicata la scritta GA.
Per quanto verte la circolazione vera e propria, si debbono adottare le medesime regole che vigono in quello che notoriamente conosciuto come il foglio rosa.
Quindi, in conclusione, l’autoscuola Jolanda a Torino è pronta a fornire tutto il supporto necessario e previsto anche per quanto verte la guida accompagnata.